A chi è rivolto
Può essere presentata dal proprietario o titolare di permesso di costruire e/o conduttore di edifici, o parti di edifici, non collegati o non collegabili alla pubblica fognatura.
Descrizione
Per scarico di acque reflue domestiche si intendono le acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche (servizi igienici/bagni/cucine/lavanderie). L'autorizzazione allo scarico delle acque reflue è necessaria per ottenere il certificato di agibilità di un immobile.
Come fare
Il richiedente deve compilare la DOMANDA di autorizzazione, completa degli ALLEGATI richiesti.
Le domande devono essere inoltrate all’U.O.C. Ambiente e Demanio Marittimo del Comune di Jesolo - U.O. Ambiente, 30016 - Jesolo:
- con PEC: jesolo@legalmail.it
- direttamente all'Ufficio U.R.P (Ufficio Relazioni con il Pubblico) via Sant'Antonio 11, 30016 Jesolo (VE);
- per posta, mediante lettera raccomandata A.R., indirizzata all'Ufficio Protocollo via Sant'Antonio 11, 30016 Jesolo (VE).
I richiedenti devono indicare nella domanda:
- i propri dati anagrafici e di residenza;
- l'identificazione del fabbricato da cui originerà lo scarico e l’ubicazione del medesimo;
- la quantità stimata di abitanti equivalenti;
- il sistema di approvvigionamento idrico del fabbricato;
- il sistema di trattamento delle acque reflue domestiche che verrà installato comprensivo della scheda tecnica dell'impianto;
- il corpo recettore dello scarico.
Importante
Per porre in essere interventi finalizzati a ridurre e supportare il processo di evasione delle istanze presentate, qualora il titolare dello scarico non fosse in possesso di un proprio domicilio digitale e desiderasse trasmettere e ricevere gli atti dematerializzati, potrà comunicarlo insieme alla trasmissione DOMANDA di autorizzazione tra gli ALLEGATI eventuale delega scritta di procura al tecnico abilitato incaricato, con allegata fotocopia del documento di riconoscimento del titolare.
Cosa serve
Alla domanda devono essere allegati:
- Relazione tecnica, firmata da un tecnico abilitato, contenente i seguenti elementi:
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- descrizione delle motivazioni per le quali non è possibile allacciarsi alla fognatura pubblica;
- descrizione dell’impianto di trattamento e di smaltimento, dimensionamento in AE
- le disposizioni per una corretta gestione dell’impianto quali manutenzioni, specifiche di conduzione, controlli o quant’altro necessario per un suo corretto funzionamento.
- Planimetria in scala adeguata, firmata da un tecnico abilitato con:
-
- le reti di raccolta e smaltimento acque (nere, grigie) dall’edificio all’impianto ed al recapito finale;
- l’impianto di trattamento e smaltimento (con le dimensioni), i pozzetti di ispezione in testa e uscita e le sezioni delle varie parti componenti;
- estratto della mappa catastale con evidenziata la zona interessata allo smaltimento dei reflui.
- Dichiarazione del tecnico abilitato relativamente alla conformità di conformità delle opere fognarie al progetto edilizio presentato ed intestato alla ditta richiedente;
- Copia del documento di identità.
In caso di scarichi sul suolo o negli strati superficiali del suolo, si allega nella relazione tecnica anche:
- la dichiarazione del rispetto di quanto previsto all’art. 94 del D. Lgs. 152/06, relativamente alla salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, in particolare dovranno essere indicate le distanze da pozzi o prese di acqua per uso potabile o altri usi.
Cosa si ottiene
Autorizzazione allo scarico extra fognario di acque reflue domestiche o assimilabili.
Tempi e scadenze
L'autorizzazione ha validità quadriennale ed è rinnovata automaticamente alla scadenza qualora non siano intervenute modifiche al sistema di fognario, alla titolarità o alla qualità delle acque reflue prodotte. L'autorizzazione decade nel caso in cui la zona sia successivamente servita da rete fognaria comunale.
Accedi al servizio
Uffici che erogano il servizio
Condizioni di servizio
Contatti
Unità organizzativa responsabile
Costi
Al fine dell’acquisizione del provvedimento richiesto si dovrà trasmettere:
- la ricevuta del versamento effettuato attraverso PagoPA (che verrà succssivamente trasmesso con l’avvio al procedimento dell’unità operativa Ambiente) per i seguenti importi:
- diritti di segreteria € 0,55
- diritti di stampato € 0,20
- costi d'ufficio € 100,00
- n. 02 marche da bollo da Euro 16,00: se acquistate dai rivenditori autorizzati o direttamente dal sito dell'Agenzia delle Entrate, devono essere apposte sulla dichiarazione sostitutiva per l'annullamento delle stesse e trasmesse insieme alla documentazione allegata all'istanza di autorizzazione allo scarico civile extra fognario.
Procedure collegate all'esito
L'autorizzazione viene rilasciata entro il termine di 90 giorni dalla data di presentazione della domanda attraverso il portale SUAP.
Ulteriori informazioni
Se viene attivato uno scarico senza autorizzazione, le sanzioni sono stabilite da ART. 19 – Sanzioni del regolamento comunale.
Nota Bene
Richieste di scarico di acque provenienti da piscine private, anche di piccole dimensioni, presso abitazioni civili.
Se la piscina viene alimentata con acqua prelevata dall’acquedotto, viene additivata con disinfettante e prima dello scarico viene declorata, si restituisce all’ambiente acqua pulita.
Quindi lo scarico di acque di ricambio parziale o totale dell’acqua di piscina può avvenire:
- in corpo idrico superficiale, previo sistema di declorazione e se del caso sistema di decantazione, e nulla osta del gestore del corpo idrico superficiale;
- in reti fognarie di tipo separato previste per le acque meteoriche, previo nulla-osta del gestore (nel caso specifico il Comune di Jesolo).
Per le “acque di controlavaggio dei filtri non preventivamente trattate” non possono essere considerate assimilabili “tout court” alle domestiche. Tuttavia, si può dedurre che tali “acque di controlavaggio dei filtri non preventivamente trattate” rientrano nelle “altre acque reflue” citate al punto e.3, proprio perché “altre”, diverse, da quelle di cui al punto e.1 che le esclude. Per esse quindi è possibile verificare la rispondenza alla tabella di cui al punto e.3, per stabilirne l’assimilabilità o meno.
Le “acque di controlavaggio dei filtri preventivamente trattate”, in presenza di rete pubblica, possono essere scaricate in fognatura acque nere.
Normativa di riferimento
- Normativa Statale: D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152 e s.m.i.
- Normativa Regionale: L.R. 16 aprile 1985, n.33;
- Piano Regionale di Risanamento delle Acque D.C.R. 1 settembre 1989, n. 962;
- Normativa Comunale: Regolamento - D.C.C. n.233 del 21 dicembre 1999.
Link utili
Copertura geografica
Ultimo aggiornamento: 29/10/2024, 15:38
Rilevazione soddisfazione utenti - Richiesta di autorizzazione allo scarico extra fognario di acque reflue domestiche o assimilabili
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