Da Torre Caligo una strada si inoltra nella laguna delle valli, caratteristica per i lunghi silenzi delle sue distese d'acqua e di barena. Aprendosi in ogni direzione, la laguna dilaga verso lontani orizzonti, misurando il proprio blu con il cieo e mutando al mutare di questo. E' una laguna che si anima di esaltanti voli nelle albe invernali ed i cui toni sfumati possono cambiarsi, nelle ore estreme del giorno, in bagliori d'oro e di rosso, filtrati dagli esili sipari erbacei della barena.
Orti e vecchi frutteti di giuggiolo affondano le radici tra le fondamenta delle antiche chiese di Lio Maggiore e caratterizzano l'ambiente povero di una terra che fu ricca e popolosa e che ora ospita gente semplice, fiera della propria cultura e tenacemente legata alla propria terra.