1. Trentin Silvio, Dallo statuto albertino al regime fascista di Alessandro Pizzorusso, Venezia, Marsilio Editori, 1983
"Dallo statuto albertino al regime fascista di Silvio Trentin, uscito in francese a Parigi nel 1929 e del quale si pubblica ora la prima traduzione italiana, curata da Alessandro Pizzorusso, è l'unica esposizione del sistema costituzionale fascista che sia stata scritta, mentre il fascismo era al potere, da un giurista di elevata preparazione professionale, non sottoposto alle limitazioni della libertà di opinione alle quali erano invece soggetti gli studiosi che vivevano in quel tempo in Italia.
Pur essendo animato dalla fede politica che aveva indotto Trentin a lasciare l'insegnamento universitario e il paese all'indomani dell'approvazione delle leggi del 1925, che avevano abolito la libertà d'insegnamento, questo libro analizza il diritto fascista con la tecnica scientifica che l'autore aveva impiegato nelle opere di diritto amministrativo e che gli aveva valso dapprima la libera docenza e poi la cattedra universitaria.
La scarsa reperibilità in Italia finora dell'edizione francese ha ostacolato la collocazione di quest'opera nel posto che le compete nella bibliografia del diritto costituzionale italiano; la pubblicazione di questa traduzione consente finalmente di rimediare a tale lacuna".
Del presente volume esiste un numero limitato di copie.
2. Trentin Silvio, Politica e amministrazione. Scritti e discorsi 1919-1926 a cura di Moreno Guerrato, Venezia, Marsilio Editori, 1984
"Politica e amministrazione ripercorre le tappe salienti dell'esperienza politico-sociale di Silvio Trentin negli anni venti, attraverso una nutrita raccolta dei suoi più significativi scritti e discorsi del periodo.
Prima del lungo esilio francese (1926-1943), durante il quale seppe rinnovare radicalmente i termini del suo pensiero e della sua azione, Trentin si segnalò come voce autorevole dello schieramento laico-riformista, via via aderendo ai vari esperimenti unitari culminati nella costituzione dell'Unione nazionale (1924).
Fautore di un concreto programma di rinnovamento democratico e di lotta senza tentennamenti al fascismo, qualificò ulteriormente la sua azione dibattendo efficacemente il tema del riassetto istituzionale e ancor più quello della bonifica integrale.
Il volume si pone perciò come utile riferimento per una interpretazione estensiva dell'emblematica vicenda trentiniana, documentando quella prima fase liberaldemocratica che ai più è ancora poco nota.
Lo completano il saggio introduttivo di Moreno Guerrato, curatore dei testi, e una ricca appendice bibliografica che elenca le opere di Trentin del periodo 1907-1926".
Del presente volume esiste un numero limitato di copie.
3. Trentin Silvio, Antifascismo e rivoluzione. Scritti e discorsi 1927-1944 a cura di Giannantonio Paladini, Venezia, Marsilio Editori, 1985
"Antifascismo e rivoluzione ripercorre la vicenda umana, intellettuale e politica di Silvio Trentin negli anni del lungo esilio francese (1926-1943) e nell'inverno di lotta antifascista nel Veneto (1943-1944).
Le stazioni del percorso sono scritti e discorsi (anche questi ultimi, talvolta divenuti brevi saggi e pubblicati; altre volte, rimasti appunti a mano, e solo oggi editi): essi hanno tutti una caratteristica prevalentemente «militante», mentre i libri veri e propri scritti da Trentin in questo stesso periodo (pubblicati allora o nel dopoguerra) rimangono sullo sfondo della sorprendentemente ricca e varia attività pubblicistica dell'antico professore di istituzioni di diritto pubblico della veneziana Ca' Foscari.
Attraverso gli articoli, i saggi, i documenti qui raccolti è possibile seguire l'evoluzione inconfondibile del pensiero politico di Trentin, intellettuale conseguente e intransigente, con se stesso prima ancora che con gli altri, gigante solitario dell'antifascismo italiano in esilio, «rivoluzionario» per fede e convinzione non derivate da pietrificate ideologie, ma da un serrato, affascinante dialogo con la storia.
Completa il volume un saggio introduttivo di Giannantonio Paladini, curatore di testi".
Il presente volume è esaurito.
4. Trentin Silvio, Federalismo e libertà. Scritti teorici 1935-1943 a cura di Norberto Bobbio, Venezia, Marsilio Editori, 1987
"Gli scritti sul federalismo costituiscono il nocciolo teorico più consistente del pensiero di Silvio Trentin.
Essi furono stesi negli ultimi anni della sua vita (1935-1943) e formano la risposta dottrinale di un uomo d'azione alla minaccia per la libertà individuale che proveniva sia dallo stato totalitario fascista e nazista (e potenzialmente dallo stesso stato antidemocratico occidentale) sia dallo stato antidemocratico sovietico nella Russia postrivoluzionaria.
Il progetto politico di Trentin si può riassumere nel motto «Liberare e federare», con il quale intitolò il Movimento di Resistenza da lui fondato in Francia nel 1943.
Questo motto suggerisce l'idea di una liberazione che deve essere insieme dal potere economico e dal potere politico seguita da una unificazione degl'individui così liberati in uno stato democratico integrale quale solo può essere una federazione di gruppi autonomi sia professionali sia territoriali".
Del presente volume esiste un numero limitato di copie.
5. Trentin Silvio, Diritto e democrazia. Scritti sul fascismo 1928-1937 a cura di Giannantonio Paladini, introduzione di Angelo Ventura, Venezia, Marsilio Editori, 1988
"L'attenzione alle vicende italiane, soprattutto all'involuzione del sistema liberale e all'affermazione di un vero e proprio regime autoritario, è la costante, oltreché dell'attività pubblicistica, anche di quella propriamente di studio e di analisi di Silvio Trentin in Francia, negli anni tra la fine dei venti e i primi trenta.
Gli scritti sul fascismo raccolti da Giannantonio Paladini in questo quinto volume delle «opere scelte» sono, in questo senso, non soltanto parti dei libri più importanti che sull'argomento l'esule antifascista abbia pubblicato, ove si tralascino le Trasformazioni recenti del diritto pubblico italiano, del 1930, tradotto nel primo volume di questa serie; ma anche, e principalmente, «capitoli» di un unico grande studio interpretativo della nuova serie storica del nostro paese e dei connotati totalitari che essa andava assumendo.
Dell'idea che Trentin si andò facendo dei mutamenti istituzionali e politici che portarono al regime dà una definizione per molti aspetti definitiva Angelo Ventura nel suo saggio introduttivo, che colloca l'interpretazione trentiniana del fascismo nel contesto del complesso itinerario intellettuale, scientifico e morale dell'antico deputato della democrazia sociale destinato ad approdare, proprio in virtù della sua piena intuizione delle trasformazioni avvenute in Europa e in Italia, in rivoluzionario convinto".
Del presente volume esiste un numero limitato di copie.
6. Silvio Trentin e la Francia. Saggi e testimonianze, Prefazione di Giannantonio Paladini, Venezia, Marsilio Editori, 1991
"Silvio Trentin è stato l'esponente forse più "europeo" dell'antifascismo italiano tra le due guerre. La sua "radicazione" in terra di Francia, il suo volontario immergersi nelle condizioni di vita, di lavoro, di relazioni, di cultura della Repubblica francese tra il 1926 e il 1943; la sua "riconversione" di studioso, di pensatore politico, di militante e dirigente dal radicalismo democratico degli anni venti al socialismo rivoluzionario dei primi quaranta sono indagate e definite nei saggi di molti degli storici e dei ricercatori che hanno contribuito a collocare Trentin tra i più lucidi critici dello stato fascista, visto come incarnazione del centralismo livellatore e illiberale, e a garantirgli il posto che gli spetta come il più conseguente assertore del federalismo, interno ed esterno, dell'intera storia del pensiero della Resistenza europea.
I tratti dell'uomo Trentin sono illuminati dalle testimonianze di suoi amici e compagni di lotta, francesi e italiani, presenti al convegno parigino del 1985, di cui il volume contiene gli atti".
Del presente volume esiste un numero limitato di copie.
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