All’inaugurazione sarà presente monsignor Giacinto-Boulos Marcuzzo, anticipata di un giorno l’apertura al pubblico
12 ottobre 2024
Il vescovo ausiliare e vicario generale emerito del Patriarcato di Gerusalemme, monsignor Giacinto-Boulos Marcuzzo, sarà ospite della città di Jesolo in occasione dell’inaugurazione dello Jesolo Sand Nativity. La visita dell’autorità religiosa rafforzerà il messaggio di fratellanza contenuto nel celebre presepe di sabbia jesolano, quest’anno dedicato al dialogo interreligioso. Monsignor Marcuzzo (foto in allegato, credits: Latin Patriarchate of Jerusalem) porterà una testimonianza diretta della tragedia che stanno vivendo le popolazioni in Terra Santa e illustrerà un progetto a loro dedicato, sviluppato dal Patriarcato di Gerusalemme.
Monsigor Marcuzzo prenderà parte all’inaugurazione dello Jesolo Sand Nativity, programmata per venerdì 29 novembre, con successiva apertura al pubblico della mostra di sculture a partire dal giorno successivo. Il vescovo parteciperà inoltre a diversi momenti pubblici secondo un programma in corso di definizione, che consentirà di coinvolgere l’intera cittadinanza.
L’edizione 2024 dello Jesolo Sand Nativity ha come titolo “Fratelli tutti”, titolo dell’enciclica papale pubblicata il 3 ottobre 2020 e firmata da Papa Francesco sull’altare della basilica di San Francesco ad Assisi che lo scorso inverno ospitò una maestosa natività realizzata con la sabbia della città, e sarà dedicata al dialogo interreligioso quale premessa, percorso e testimonianza per arrivare ad essere popoli che vivono da “fratelli tutti”. Pur essendo un evento cristiano, la Natività è aperta a tutti: si tratta, infatti, del momento in cui il Divino si fa storia e afferma la dignità di ogni uomo. “Pur avendola scritta a partire dalle mie convinzioni cristiane, che mi animano e mi nutrono, ho cercato di farlo in modo che la riflessione si apra al dialogo con tutte le persone di buona volontà” scrive papa Francesco nel suo documento. Il filo conduttore dell’enciclica è la parabola del buon samaritano. “Questa parabola è un’icona illuminante – continua il Santo Padre -. Davanti a tanto dolore, a tante ferite, l’unica via di uscita è essere come il buon samaritano. Ogni altra scelta conduce dalla parte dei briganti, oppure di quella di coloro che passano accanto senza avere compassione”. L’obiettivo dello Jesolo Sand Nativity, giunto alla sua 22esima edizione, sarà quindi quello di contribuire a un messaggio di pace e dialogo. Per certi versi un filo rosso che unisce le ultime tre edizioni del presepe di sabbia jesolano: l’edizione 2022/2023, intitolata “Sculture di pace”, venne inaugurata a poche settimane dallo scoppio del conflitto bellico alla presenza del vescovo di Kiev, monsignor Oleksandr Yazlovetskij; l’anno passato fu la figura di San Francesco e il racconto della sua vita, veicolo di messaggi di pace, unità e accoglienza, che vide l’avvio di una collaborazione con la Custodia Generale del Sacro Convento di San Francesco dei Frati Minori Conventuali e l’invio di un messaggio a papa Francesco da parte dei ragazzi di Jesolo.
Chi è monsignor Marcuzzo?
Nato a San Polo di Piave (Treviso), monsignor Giacinto Boulos Marcuzzo è stato nominato vicario patriarcale per Gerusalemme e Palestina il 15 agosto 2017 e dal 2020 vescovo ausiliare. Dopo aver concluso il suo percorso nel Seminario Minore dell’Istituto Missionario San Pio X di Oderzo, nel 1960 è entrato prima nel seminario Minore a Beit Jala, cittadina situata 10 chilometri a sud di Gerusalemme, e poi in quello Maggiore. Il 29 aprile 1993 è stato eletto Vescovo titolare di Emmaus e nel luglio dello stesso anno ha ricevuto l’ordinazione episcopale a Gerusalemme. È stato, inoltre, cappellano a Ramallah e a Malakal, in Sud Sudan, dove ha vissuto 7 anni come missionario. Ha ricoperto, infine, l’incarico di vescovo ausiliare di Nazareth e poi di Gerusalemme ed è stato docente di teologia e di letteratura arabo-cristiana e Islamologia in diverse Università.
“Siamo onorati di poter ospitare monsignor Marcuzzo, che ci porterà una testimonianza diretta delle tribolazioni che vivono le popolazioni in Terra Santa – dichiara il sindaco della Città di Jesolo, Christofer De Zotti -. Ci illustrerà un progetto per sostenerle, soprattutto in questo momento, e insieme cercheremo di rafforzare la diffusione del messaggio di questa edizione dello Jesolo Sand Nativity: dialogando e rispettandoci nelle diversità, un altro mondo è possibile”.
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