PREMIO CAMPIELLO

Nova - Fabio Bacà - Adelphi

Nova di Fabio Bacà è carico di nozioni, interrogativi e contrasti, è una telecamera nascosta nell’ignoto umano in cui la salvezza è proprio in ciò che non conosciamo. Davide è un neurochirurgo, conduce a Lucca un’esistenza come tante altre. La sua vita cambia quando assiste a una scena di violenza: sua moglie viene minacciata da un ubriaco e Davide da lontano osserva tutta la scena. Quel momento cambierà tutta la sua vita. Un suono sordo e a tratti meccanico, si insinua nella sua testa e sembra volerla perforare. 

La foglia di fico. Storie di alberi, donne e uomini - Antonio Pascale - Einaudi 

Leggendo il libro il lettore si immerge totalmente nel mondo della natura. Filo conduttore l'amicizia tra il protagonista ed un amico con il quale ripercorre un viaggio nel tempo, dall'infanzia ai tempi dell'università e dei primi amori, innestando collegamenti con le caratteristiche e la saggezza degli alberi. I riferimenti scientifici arricchiscono il testo senza appesantirlo, il contatto con la natura mette a nudo il lettore senza mai farlo sentire abbandonato.

Stradario aggiornato di tutti i miei baci - Daniela Ranieri - Ponte alle grazie

Un lungo dialogo interiore della protagonista per immergersi nella sua vita amorosa. Stradario traccia una mappa geografica e mentale che racchiude desideri, paure e traumi infantili di una donna alle prese con l’amore. 

Il tuffatore - Elena Stancanelli - La nave di Teseo

Questo libro è uno specchio in cui  Elena Stancanelli racconta la parabola di Raul Gardini. L'autrice lo descrive come l’ultimo esponente di un certo tipo di maschio e di un certo tipo di padre, che scomparve con gli anni ’90. Ci sono interviste, ricordi, aneddoti che ci restituiscono le luci e le ombre di un personaggio che diventa il simbolo di una generazione scomparsa. Il titolo "il tuffatore" richiama contemporaneamente una metafora e una verità, il tuffo infatti contiene in se "due cose cruciali per la letteratura, la bellezza e il pericolo". L'autrice espone insieme allo splendore le ombre, raccontandole in modo neutrale come in una tragedia greca.

I miei stupidi intenti - Bernardo Zannoni - Sellerio

Il giovane autore gioca sulla pagina con tematiche ancestrali con grande leggerezza. Bernardo Zannoni è uno scrittore con i piedi per terra, che esprime nelle sue pagine riflessioni profonde dalle quali entra e esce con facilità. Archy, la faina protagonista del romanzo, rappresenta insieme il mondo animale e quello umano, ma non è né l’uno né l’altro.  Si sente così vicino all’uomo da provare sensi di colpa per le sue manifestazioni ferine più efferate ma non sempre riesce a trattenere il lato animale. Ad avvicinarlo all'uomo è il rapporto con la scrittura, l'attaccamento a un libro del mentore Solomon, che lo porta lontano dal regno animale.

@cittadijesolo

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