Piano regolatore generale – PRG

Dal 21 settembre 2000 è diventata esecutiva la variante di adeguamento al Piano di Area della Laguna di Venezia (PALAV), che punta a normare gli interventi nelle zone non urbane (sostanzialmente, quindi, quelle agricole e vallive).

 

Il nuovo PRG (Piano Regolatore Generale)

 

PRG 1

 

Con l’esame delle osservazioni presentate al nuovo PRG (Piano Regolatore Generale) si è conclusa l’ultima fase relativa al programma di rinnovamento dello strumento urbanistico comunale. Alla fine del 1999 il PRG è stato trasmesso agli uffici della Regione Veneto per la definitiva approvazione. Si è così concluso l’iter di competenza comunale iniziato con il conferimento dell’incarico allo studio Kenzo Tange Associates per la realizzazione del Master Plan della Città, poi presentato ufficialmente dal prof. Kenzo Tange il 2 ottobre 1997. Successivamente l’Amministrazione Comunale ha affidato il lavoro di traduzione del Master Plan in Piano Regolatore Generale ad un gruppo di progettazione costituito da tecnici comunali in conformità a quanto dettato dalla legge Bassanini. Si è voluto in questo modo valorizzare la professionalità e la competenza degli uffici comunali. Si è trattato, infatti, di un progetto ambizioso ma anche estremamente laborioso che ha previsto, tra l’altro, il verificarsi di frequenti contatti tra l’Ufficio Tecnico, che si occupa della realizzazione dell’opera, e la Regione Veneto, per assicurarsi che il lavoro svolto dagli incaricati fosse sempre e comunque conforme alle normative vigenti. Sempre in quest’ottica, gli uffici comunali si sono confrontati spesso con alcuni enti sovracomunali come la Sovrintendenza ai Beni Archeologici ed Ambientali, il Consorzio di Bonifica, il Gruppo della Forestale e la Capitaneria di Porto.

 

PRG 2

 

A facilitare il lavoro ha contribuito, comunque, il valido ausilio del Sistema Informativo Territoriale comunale. E’ infatti già disponibile un fornitissimo cd-rom, grazie al quale, cliccando sull’area interessata, è possibile ottenere le più diverse informazioni relative all’area in questione. Non si tratta, quindi solo di un semplice lavoro di zonizzazione ma di un’opera che permette di poter vedere la città intera anche dal punto di vista dell’architettura, così come è stato fatto per il Master Plan. Molto importante, poi, è mettere in evidenza come, a permettere la traduzione del Master Plan in PRG è stato anche il valido apporto dato all’Amministrazione Comunale da parte di cittadini e privati con i quali si è proceduto alla cosidetta Concertazione Urbanistica. Con una serie di incontri, infatti, tra gli operatori del settore e gli imprenditori, si è definita la concertazione degli interventi, da attuare verificandone la fattibilità. Nel caso l’intervento si riveli realizzabile, il privato si impegna con una dichiarazione unilaterale ad eseguire quelle opere precedentemente stabilite.

Ultimo aggiornamento: 25/10/2024, 12:10

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