Boschi, giardini e parchi
Spesso parlare di forestazione urbana è un po’ come far sfoggio di una lingua straniera tanto affascinante quanto inutile. Bisogna allora ridare un senso alla presenza delle piante in città. E siccome talvolta sono proprio i concetti che si danno per scontati e definitivamente acquisiti quelli che generano qualche incertezza, il presente P.R.G. offre gli spunti per ripensare alla funzione degli alberi all’interno della città.
Il Piano detta dei criteri di uniformità allo scopo di rendere omogenei gli allestimenti degli spazi verdi: tale scelta non vuole imbrigliare, entro schemi precostituiti, la fantasia e l’ingegno di chi è chiamato a progettare le aree verdi, ma vuole piuttosto fornire uno strumento che aiuti a tenere nella dovuta considerazione le varie sfaccettature di cui si compone l’ideazione, la realizzazione e la manutenzione del verde, e a coordinare dette azioni con quanto già realizzato nel territorio, o che si preveda possa concretizzarsi nel futuro.
Il presente Piano evidenzia la necessità che le aree adibite a verde si armonizzino con il contesto nel quale vengono inserite, suggerendo l’utilizzo di piante tipiche del luogo, ma affronta anche il tema dell’impiego di specie non autoctone, le quali devono trovare giustificazione all’interno di un progetto che le valorizzi e le renda gradevole complemento estetico o funzionale dell’area nella quale trovano collocazione.
Questo P.R.G., inoltre, affronta le problematiche riguardanti gli oneri relativi alla realizzazione delle aree di verde pubblico, e imposta una precisa analisi dei costi di gestione. Tali costi, che ricadono sulla collettività e sono destinati a perpetrarsi nel tempo, possono essere notevolmente influenzati dalla adozione di piccoli accorgimenti progettuali, o da modesti interventi in fase di esecuzione dei lavori, che consentono di garantire gestioni più economiche delle aree verdi.
Per quanto riguarda l’approfondimento sui singoli aspetti, si rimanda ai capitoli specifici dei Sussidi Operativi.